Il personaggio storico sarà anche distorto, non era forse il poeta perso fra i crostacei della visita al biologo. Ma ciò che amplifica la risonanza in modo sublime, ben oltre il tema dello scontro fra il ritegno della cultura orientale e la più facile evidenza dell'invadenza dell'intervento occidentale: è il mistero. Mistero e poesia della cultura slava dell'autore che si avvicina a quella giapppnese: come in quell'incontro con la moglie nel finale che traduce con infinita grazia sospesa le due sensibilita.

Eravamo abituati al magistero spesso trascendente dell estetica del regista. Ai ritratti "storici" un pò decadenti ed estitizzanti di Hitler (MOLOCH) o Lenin (TAUNUS), ai confini sempre raffinati del compiaciumento. Ma raramente come qui l'emozione, l'intimita, l 'umanesimo dei protagonisti riesce a emergere dalla straordinaria significazione degli ambientu, dei suoni, degli spazi che proiettano con infinita vibrazione i sentimenti dei personaggi.